La Storia
A metà degli anni Ottanta, dodici Comuni della Sabina si riunirono in un Consorzio con sede a Cantalupo per gestire i servizi e le attività culturali. Fu il Consorzio Intercomunale per i Servizi Culturali della Bassa Sabina a cominciare la riorganizzazione delle Biblioteche comunali della zona.
Negli anni Novanta nacque ufficialmente il Sistema Bibliotecario della Bassa Sabina, che rendeva agevole l’accesso, anche per i Comuni più piccoli, ad un discreto patrimonio bibliografico e ad iniziative culturali. Con concorso pubblico venivano assunti a tempo determinato sei bibliotecari. Il Sistema si è inserito concretamente nel tessuto sociale: le Biblioteche sono diventate punto di riferimento per la progettazione, la programmazione e la realizzazione di interventi culturali sul territorio e sono entrate a pieno titolo tra le istituzioni della Comunità.
Il 31 dicembre 2004 il Consorzio Intercomunale per i Servizi Culturali della Bassa Sabina si è sciolto, lasciando il passo il 16 febbraio 2005 all’istituzione del Servizio del Sistema Bibliotecario a decorrere dal 1 gennaio 2005, con la deliberazione n.2 del Consiglio dell’Unione di Comuni della Bassa Sabina, su delega dei Comuni di Cantalupo in Sabina, Forano, Montopoli di Sabina, Poggio Mirteto associati all’Unione e dei Comuni di Magliano Sabina e Toffia. Il Comune di Tarano è intervenuto nella gestione del Sistema Bibliotecario nel corso successivo dello stesso anno 2005 portando a sette il numero delle biblioteche comunali aderenti.
Negli ultimi anni, anche in virtù dei risultati crescenti ottenuti in termini di incremento e valorizzazione dei servizi in rete nell’ottica di Sistema, ad esso hanno aderito nuovi Comuni, come il Comune di Stimigliano (Del. C.C. n.14 del 29/07/2015), quello di Selci (Del. C.C. n.18 del 26/07/2016), Torri in Sabina e Salisano che ad oggi hanno predisposto quattro punti di lettura comunali (per un totale di n.11 servizi culturali coinvolti al 31.12.2017). Obiettivo del Sistema Bibliotecario è predisporre in sinergia con le relative amministrazioni comunali le azioni necessarie affinché possano trasformarsi nei prossimi anni in vere e proprie biblioteche pubbliche, nonché continuare l’allargamento della rete.